La cromatura è il processo industriale o artigianale di rivestimento di un manufatto di metallo o plastica con uno strato di cromo, un metallo localizzato in giacimenti in una manciata di paesi al mondo di color grigio-acciaio con una caratteristica durezza e resistenza alla corrosione.

Proprio per queste caratteristiche è un elemento molto usato nella rubinetteria, per dare ai manufatti lucidità e un’ulteriore resistenza all’arrugginimento e all’uso di sostanze chimiche per la pulizia.

Il processo di cromatura: come avviene

La cromatura di un manufatto può avvenire in vari modi: il procedimento galvanico e la cromatura tradizionale a bagno sono i due più usati.

Rubinetto Digit

Palazzani “Digit”

Il primo è una tecnica, usata in ambito industriale, che permette di ricoprire un metallo con uno strato di un metallo più nobile attraverso un processo di deposizione elettrolitica, per funzioni pratiche o estetiche. La tecnica galvanica, scoperta dallo scienziato italiano Luigi Galvani e messa a punto in seguito da Johann Wilhelm Ritter nel 1800, consiste molto schematicamente in un bagno in una soluzione acquosa del sale del metallo che si intende depositare in cui sono immersi due elettrodi. L’elettricità fatta scorrere farà in modo che gli atomi del metallo si depositino su uno dei due elettrodi, creando così un rivestimento omogeneo e compatto. Con questa tecnica si può ottenere la zincatura, la cromatura, la nichelatura o la doratura.

La cromatura tradizionale a bagno, invece, prevede la successiva e ripetuta immersione del manufatto da cromare in una serie di bagni elettrolitici, iniziando prima dalla sgrassatura e pulitura per passare poi a un bagno di nichel e infine di cromo esa o trivalente.  

Funzioni della cromatura: lucentezza e robustezza

La cromatura ha essenzialmente la funzione di rendere un manufatto più robusto e lucente. Il cromo infatti è un metallo molto duro, resistente alla corrosione. Nella rubinetteria la cromatura ha quindi sia una funzione pratica che estetica, donando ai rubinetti quella tipica lucentezza. Ma forse quel che non si sa è che anche l’effetto satinato è ottenuto tramite cromatura. Come? Attraverso un ultimo bagno dove, con l’uso di particolari olii, si creano delle microbolle uniformemente distribuite sulla superficie del pezzo che danno il caratteristico aspetto opaco alla superficie stessa.

Palazzani “Italo”

Tuttavia anche questa tecnica così utile ha i suoi svantaggi: in caso di rottura del film protettivo, infatti, la corrosione avverrà in maniera estremamente localizzata e intensa. Ecco perché è importante che il film protettivo abbia uno spessore sufficiente, aumentando sì il costo finale ma garantendo una cromatura a opera d’arte.

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