Essere accolti in casa da un delizioso profumino, che siano lasagne o una crostata, è sicuramente bellissimo. Tuttavia non sempre cucinare riserva tali fortune: molte pietanze infatti sprigionano odori che non tutti gradiscono, e rischiano di appesantire l’aria in casa. Frittura, carne alla piastra o cavolfiore sono alcuni esempi di odori che impregnano l’aria e i tessuti della casa.

Che fare dunque per non rinunciare a cucinare i propri manicaretti preferiti ma salvaguardando il nostro olfatto? Abbiamo scelto per voi alcuni rimedi green in base alla loro efficacia. Vediamoli!

Frittura? Nessun problema!

La frittura è una preparazione tipica delle nostre cucine regionali. Esistono due rimedi green per agire su due fronti: durante e dopo la frittura.

Sapevate che mettere uno spicchio di mela o un pezzo di sedano aiuta a diminuire gli olezzi tipici della frittura? Avendo cura di sostituirli al momento del loro annerimento, questo rimedio ridurrà i fumi di frittura. Inoltre è sempre bene, anche per ragioni squisitamente salutistiche, mantenere gli oli di frittura al di sotto del punto di fumo, che se superato genera delle sostanze tossiche per l’organismo e oltretutto poco piacevoli all’olfatto.

Durante la frittura, o anche dopo, è possibile mettere su un fornello un pentolino con una soluzione di due parti a uno di acqua e aceto, facendola rimanere sotto il punto di ebollizione, e mantenendola fino alla completa evaporazione. Questo e un quarto d’ora di finestra aperta ridurrà sensibilmente la puzza di fritto, specie se è di pesce – il più persistente!

Cavolfiori e broccoli, deliziosi ma con qualche accorgimento!

È vero, sono poco amati dai bambini, ma ci sono decine di ricette deliziose per cucinare cavolfiori e broccoli. Alcune di queste, tuttavia, rischiano di appesantire l’aria di casa, specie se abbiamo una cucina open air con la stanza da pranzo o con l’andito.

Per fortuna, la natura ci viene incontro: in caso di bollitura del cavolfiore, è possibile ridurre gli olezzi avendo cura di mettere un pezzo di pane secco nell’acqua di cottura, o nel caso di stufati e cottura al vapore un batuffolo di cotone imbevuto di aceto bianco.

Ancora una volta l’aceto si rivela un formidabile alleato: ricordate in che modo l’abbiamo usato per togliere il calcare e far splendere nuovamente l’acciaio della cucina?

Aiuto, s’è bruciato qualcosa in forno! E adesso?

Nessun problema! Capita a tutti di bruciare qualcosa in forno: una telefonata, i bambini che chiedono attenzioni, un programma TV che ci distrae e ci fa perdere la cognizione del tempo, un libro avvincente. Se è impossibile recuperare il cibo bruciato, il più delle volte è possibile quanto meno ridurne l’impatto per quanto riguarda il puzzo in casa.

Innanzitutto, sarà bene – a forno freddo o tiepido – procedere con una pulizia approfondita con acqua e aceto per evitare che qualche residuo rimasto sulla piastra possa carbonizzarsi rilasciando l’acre e familiare puzzo.

Quindi, possiamo stemperare l’odore di bruciato accendendo il forno e mettendo dentro qualche scorza d’arancia o cedro: seccandosi rilasceranno i propri oli essenziali che copriranno con la propria fragranza quella più molesta di bruciato.

Per sgrassare e deodorare il forno è possibile anche riempire una teglia con acqua e il succo di tre limoni. In questo caso è necessario accendere il forno a temperatura moderata e lasciar agire per mezz’ora. Trascorso questo tempo, possiamo bagnare una spugna con la mistura usarla per sgrassare ogni parte, griglia compresa. Il limone lascerà un piacevole odore di pulito e vi permetterà di sgrassare a fondo il forno. Questo metodo è ottimo anche per il forno a microonde: succo di limone e acqua verranno posizionati in una ciotola al centro del forno, il quale verrà azionato per cinque minuti.

Odore di cucinato persistente? Ecco che fare!

Un rimedio casalingo veloce ed economico per rimediare agli odori di cucinato che permangono nonostante le finestre aperte, specie in inverno quando è particolarmente freddo, consiste nel far bollire una casseruola di acqua con scorze di arancia o limone, alcune capsule di cardamomo verde, un seme di anice stellato e una piccola stecca di cannella. Raggiunto il bollore è sufficiente abbassare la fiamma e lasciar sobbollire fino a che il profumo non si sparge in tutta la casa. Secondo necessità, possiamo spostare la casseruola calda nelle stanze che si vogliono profumare.

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