Il calcare non è solo antiestetico: è anche un pericolo concreto per tubature, rubinetti, lavatrici e scaldabagni. In un articolo precedente abbiamo analizzato quali rimedi green usare per la pulizia generale dei rubinetti. Qui invece ci concentreremo sul nemico numero uno dei rubinetti di bagno e cucina.
Il calcare!

Per battere un nemico bisogna conoscerlo, dice un proverbio. Scopriamo allora cos’è e quali rimedi abbiamo a disposizione per combatterlo e avere tubi rubinetti e serpentine in perfetta salute? Vediamoli insieme!

Fastidiosissimo calcare: ma che cos’è?!

Quel che noi comunemente chiamiamo “calcare” altro non è che una specifica sostanza chimica: il carbonato di calcio. A questa si accompagnano anche altre sostanze, in percentuali minori, come gli ioni di calcio e magnesio. Questa concentrazione, semplificando molto per ragioni esplicative, è quello che si definisce “durezza dell’acqua”, che dipende dalle fonti di approvvigionamento e cambia anche in maniera sensibile da città a città.

La durezza dell’acqua è un problema per tantissime città italiane. Sappiamo già che la quantità di detersivo per lavatrice varia – lo leggiamo indicato nelle etichette! – in base alla durezza dell’acqua. Talvolta, addirittura, essa varia anche all’interno della stessa città: a Roma, ad esempio, i valori vanno da 30°f fino a 32°f, mentre a Milano i valori medi sono intorno a 25°f. In questa scala, più alti sono i valori più l’acqua è dura, cioè ha un maggior residuo calcareo all’evaporazione dell’acqua.

Acqua dura e calcare, come difendersi? Ecco come!

Oltre alla questione prettamente estetica, le macchie di calcare sono pericolose per rubinetti, tubi e resistenze – in lavatrici, o scaldabagni ad esempio. Per le lavatrici e le lavastoviglie esistono in commercio prodotti specifici che, aggiunti al momento del lavaggio, “ammorbidiscono” l’acqua proteggendo così tubi e serpentine e migliorando la qualità del lavaggio stesso. L’effetto “cartonato” degli abiti lavati, ad esempio, è spia di un maggior residuo calcareo nei tessuti.

Rimedi per il calcare

Esistono tuttavia alcuni accorgimenti più green per la manutenzione quotidiana, ad esempio nel caso dei rubinetti di bagno e cucina, più delicati su cromature e finiture e, soprattutto, più gentili con l’ambiente.

Aceto. Il carbonato di calcio è una sostanza basica, mentre l’aceto è una sostanza acida. L’interazione tra le due sostanze provoca una reazione chimica che ha come risultato lo “scioglimento” del calcare. Hai presente le bollicine che si formano? Ecco: sono la manifestazione di questa reazione chimica, che dà come risultato anidride carbonica.

L’aceto è ottimo per togliere il calcare dalle caffettiere, essendo commestibile, ma rimane pur sempre un acido piuttosto forte e corrosivo che può indebolire il nickel delle leghe d’acciaio.

Acido citrico. L’acido citrico è una vecchia conoscenza, anche se non tutti lo sanno: è infatti la componente acida principale del limone! Una volta estratto e depurato, è una sostanza granulare, idrosolubile, che può essere usata per molti casi. Tra gli altri anche la pulizia delle superfici macchiate dal calcare. Ma ricorda sempre che è un acido, quindi va maneggiato con cura e attenzione, seguendo le istruzioni d’uso.

Eventualmente si può usare direttamente il limone, avendo cura poi di strofinare bene e risciacquare via i residui, dando così brillantezza e lucidità alle cromature.

Cetriolo. Sì, non ce lo saremmo aspettato! Eppure il cetriolo, per la sua composizione, ben si presta a pulire l’acciaio di lavelli e rubinetti. È sufficiente tagliarlo a fette e strofinarlo sulla superficie da pulire, aspettando qualche minuto che agisca e pulendo poi con un panno pulito, ad esempio in microfibra. Non te lo saresti mai aspettato, vero?

 

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