Sebbene i termosifoni siano diffusissimi nei condomini di città, non tutte le case – specialmente quelle più antiche – dispongono di un sistema idraulico di riscaldamento. E quindi, come possiamo riscaldare il bagno adeguatamente nei mesi più rigidi dell’anno? Ve lo diciamo noi!

Pellet o termoconvettori: ogni necessità ha la sua soluzione

Esiste una varietà di soluzioni per il riscaldamento del bagno che non contempli la presenza di un sistema idraulico che alimenti i termosifoni.

Sebbene infatti i termosifoni siano una soluzione diffusissima soprattutto nei condomini di città, imprescindibili nella abitazioni di nuova fattura, case più antiche o case di villeggiatura adottavano soluzioni diverse. Quando non esistevano le caldaie a metano o nel caso in cui gli allacci alla rete del gas sono particolarmente difficoltosi, come fare?

Riscaldare il bagno

Le stufe a pellet sono l’evoluzione tecnologicamente avanzata dei camini e delle stufe a legna o carbone. Le stufe a biomasse sono recentemente tornate alla ribalta grazie al pellet, che è ottenuto utilizzando scarti di lavorazione del legno come trucioli e segature, poi compressi in cilindri tra i 5 e i 30mm. La compressione, inoltre, aumenta il potere calorifero rispetto alla semplice legna, e l’uso di scarti di produzione li rende ecologici evitando di usare combustibili fossili, estratti dal sottosuolo. D’altra parte, la combustione di biomasse crea ceneri e particolato, quindi è buona norma avere dei filtri adeguati ed efficienti che riducano al minimo l’inquinamento dell’aria.

I termoconvettori, al contrario, sono alimentati dall’energia elettrica: non creano residui di combustione e sono sicuramente più comodi per manutenzione e approvvigionamento, ma d’altra parte possono far lievitare i costi. Una tipologia particolarmente innovativa è quella dei cosiddetti scalda-salviette: sono dei radiatori da parete, che riscaldano l’ambiente per irraggiamento e sono particolarmente utili per asciugare velocemente asciugamani e teli da doccia. Esteticamente sono una soluzione interessante, ma occupando parte della parete bisogna considerare bene le volumetrie dell’ambiente e la disposizione di sanitari e accessori.

E per un surplus di calore? Ecco come fare!

Può capitare infine di avere già un ottimo ed efficiente sistema di riscaldamento ma la necessità di dargli un boost per riscaldare velocemente il bagno a causa di una finestra lasciata aperta o per evitare quella sensazione di gelo usciti dalla doccia o dalla vasca. Come fare?

Una soluzione molto semplice, con una spesa minima, è l’uso di sistemi portatili come le stufette alogene o i termoventilatori. L’importante è affidarsi a prodotti che hanno le certificazioni di sicurezza e materiali adatti, usando sempre il buonsenso e tenendoli lontani dall’acqua!

Il termoventilatore è formato da una resistenza elettrica o ceramica. Da questa resistenza viene emanato il calore, che viene poi diffuso da una specifica ventola in tutto l’ambiente. È uno strumento vantaggioso ed economico per chi vuole rafforzare il proprio impianto di riscaldamento o per chi non ha bisogno di acquistare le più costose ed ingombranti stufe.

Lascia un commento